
Qual è la tua esperienza con il BCI e il workshop sul lievito madre?
Il BCI è un grande evento, un’occasione preziosa per accogliere i clienti e dialogare con loro. Il workshop a cui ho partecipato era dedicato alla creazione del proprio lievito madre: un lievito madre capace di caratterizzare il gusto del prodotto finito, rendendolo unico e riconoscibile. In altre parole, una vera e propria firma d’autore. Quando parliamo di lievito madre, parliamo soprattutto di gusto e unicità. L’esempio che abbiamo utilizzato è quello dei mattoncini Lego: i partecipanti potevano assaggiare diverse soluzioni e poi “costruire” il profilo di gusto che preferivano, proprio come si fa giocando con i Lego.
Come hai vissuto l’interazione con i clienti?
Per me è stata un’esperienza bellissima. Da un lato abbiamo lavorato su sapori definiti attraverso prove scientifiche, dall’altro i clienti hanno potuto divertirsi con la metafora dei Lego, creando la propria soluzione in modo creativo e personale. Alcuni professionisti, come i produttori di pizza, hanno cercato di sviluppare un gusto migliore per il bordo della pizza. Grazie alle soluzioni che proponiamo, è possibile arrivare a un risultato più ricco e a una qualità superiore.
Quali sono i prossimi passi?
Vogliamo replicare questo esercizio anche in Belgio, offrendo alle persone l’opportunità di scoprire il processo in maniera intelligente e interattiva. Non si tratta solo di assaggiare il pane seduti a un tavolo: qui puoi muoverti, giocare e davvero creare ciò che vuoi.





