Il lievito madre “Tiri” entra nella Biblioteca del Lievito Madre

Il lievito madre “Tiri” entra nella Biblioteca del Lievito Madre

Dalla provincia di Potenza al cuore dell’Europa, il lievito madre “Tiri” del maestro pasticcere Vincenzo Tiri entra ufficialmente nella Biblioteca del Lievito Madre di Saint-Vith, in Belgio, un luogo unico al mondo dove tradizione e innovazione si incontrano per preservare la biodiversità fermentativa.

Il riconoscimento, frutto di un percorso iniziato mesi fa, è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra l’area Ricerca e Sviluppo di Puratos Italia, guidata da Federica Racinelli, e il team belga del Sourdough Institute, che ha sottoposto il lievito a un’analisi scientifica approfondita, riconoscendone il valore come rappresentante autentico della tradizione italiana.

Durante la cerimonia di consegna, Tiri ha scelto di raccontare la storia della sua famiglia, partendo dal nonno, di cui porta il nome, e ha voluto che il lievito fosse registrato con il nome “Tiri”, come tributo alle radici e alla memoria collettiva del suo paese, Acerenza, e di tutte le donne che tramandavano il sapere della panificazione.

Il lievito madre, registrato con il numero 161, sarà conservato per almeno altri 150 anni, mantenuto vivo e rinfrescato ogni due mesi con la stessa farina originaria, replicando fedelmente le condizioni del panificio da cui proviene.

La Biblioteca del Lievito Madre, fondata in Italia e trasferita nel 2013 in Belgio, oggi ospita oltre 150 varietà provenienti da 32 Paesi, tra cui il “Pugliese” per il pane di Altamura, il giapponese nato dal sakè di riso, il messicano alimentato con lime e birra, e il canadese dell’Ottocento legato ai cercatori d’oro.

Oltre 1.400 ceppi di lieviti selvatici e batteri lattici sono stati isolati e conservati in congelatori a -80°C, mentre i lieviti madre vivono a 4°C, in una stanza dove frigoriferi allineati custodiscono un patrimonio vivo e universale.

Accanto alla collezione, l’Innovation Center lavora per mantenerli attivi e favorire la ricerca applicata, con il contributo di esperti come il professor Marco Gobbetti, Preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano, riconosciuto a livello mondiale per i suoi studi sulla fermentazione.

L’iniziativa, completamente no-profit e sostenuta da Puratos, incarna i valori di Innovation Tank: conservazione del patrimonio, innovazione scientifica, valorizzazione delle filiere locali e trasferimento tecnologico. Il caso Tiri dimostra come l’eccellenza artigianale possa dialogare con la ricerca avanzata, generando impatto culturale, ambientale e sociale.


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